Il Lichene islandico

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Dall’utilizzo attestato già da Teofrasto nell’antica Grecia, l’etnolichenologia ne continua a narrare gli utilizzi e la popolarità. L’uso medicinale, alimentare e l’importanza economica della Cetraria islandica L. è testimoniato nella tradizione popolare dei paesi del nord Europa e dell’Italia del Nord. Conosciuto anche con il nome di Lichene catartico, ossia che “purifica”, l’uso terapeutico è testimoniato dall’etnolichenologia sotto forma di decotto, infuso, sciroppo e impacchi nella cura di tosse grassa, catarro, febbre e bronchiti. Rappresenta la specie di licheni maggiormente commercializzata nel settore erboristico.

Il Lichene Islandico è un lichene diffuso nella regione artico-alpina e circumboreale.
In Italia è presente nelle brughiere delle Alpi e degli Appennini

Il nome del genere Cetraria: deriva da piccolo scudo, in riferimento agli ascocarpi, la specie islandica: da Islanda, ne indica la notorietà nell’utilizzo alimentare del tallo. Il tallo nei licheni, indica il corpo”(notoriamente noto con il nome di lichene).  Nei licheni il tallo si origina da due corpi cellulari in simbiosi, un fungo, detto micobionte, che fornisce gli enzimi digestivi per compiere le reazioni metaboliche; un’alga, detta fotobionte, che consente la fotosintesi. Il rapporto associativo tra fungo, alga e/o cianobatteri porta a definire i licheni “specializzati nutrizionalmente”.

Il lichene rappresenta uno straordinario esempio di simbiosi mutualistica. Inserito nel regno dei funghi, classificati attualmente sulla base della loro componente fungina, le sue caratteristiche morfologiche non descrivono un solo organismo, nel senso classico del termine, essendo una simbiosi tra organismi diversi.

Il complesso molecolare attivo presente nel tallo della Cetraria islandica L., costituito dalla presenza di polisaccaridi (licheinina e isolichenina) donano ai fitopreparati contenenti la specie proprietà utili ad attivare in modo equilibrato il sistema immunitario, abbassare il colesterolo LDL, emollienti nel caso d’infiammazioni del tratto oro-faringeo e calmanti nei confronti di tosse secca. Il sapore amaro causato da diverse sostanze licheniche esplicano interessanti proprietà antibatteriche.

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Bibliografia:

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