Diversità Bioculturale: la chiave linguistica per la conoscenza delle piante medicinali

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Con la perdita delle lingue indigene si rischia di perdere un patrimonio inestimabile di conoscenze sui rimedi naturali ricavati dalle piante medicinali. È questo quanto riportato dallo studio svolto dal biologo Rodrigo Cámara-Leret dell’Università di Zurigo. Lo studio capitanato dal Dott. Cámara-Leret si è concentrato su tre regioni caratterizzate da un’alta diversità bioculturale, definendo come “servizio di piante officinali” l’associazione di una specie vegetale per la cura di una determinato organo/apparato, si è dimostrando che oltre il 75% dei 12495 “servizi di piante medicinali” sono conosciuti solo da una lingua. I risultati ottenuti riportano come la maggior parte delle conoscenze sulle piante medicinali e i relativi usi medici siano legate alle lingue minacciate d’estinzione. L’Etnomedicina offre costantemente nuovi stimoli per la scoperta e l’utilizzo di piante medicinali a scopo curativo. Con la perdita delle diversità bioculturale si mette così a rischio la perdita di saperi ancora nascosti sulle proprietà mediche e i benefici sulla nostra salute delle piante medicinali.
Le Nazioni Unite hanno proclamato il decennio 2022-2032 come Decennio internazionale delle lingue indigene, atto a sensibilizzare il mondo sulla loro minaccia e importanza per lo sviluppo sostenibile.

Di seguito riportiamo il link contenete il testo integrale: CLICCA QUI

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