CAPPERO

CAPPERO

Il Cappero (Capparis spinosa) è una pianta rampicante tipica del bacino mediterraneo, ama i terreni calcarei e si sviluppa volentieri nelle fessure delle rocce o dei muri in pietra. È forse più noto l’uso alimentare del Cappero e restano così un po’ celate le sue virtù terapeutiche che lo rendono un importante rimedio erboristico.

 

FORSE NON TUTTI SANNO CHE…

Forse non tutti sanno che il Cappero che mangiamo non è un frutto ma il bocciolo del fiore e quando fiorisce non è più edibile. In fitoterapia la droga è costituita dal bocciolo e dalla radice.

 

ORIGINI DELLA PIANTA

La pianta di Cappero si è diffusa nel Mediterraneo provenendo della Grecia e dell’Asia minore; nel territorio italiano è molto diffusa soprattutto in Sicilia, nelle isole Eolie. Ha bisogno di tanto sole diretto per crescere, e se la si vuole coltivare bisogna riprodurre le stesse condizioni ambientali in cui cresce spontaneamente. Questa particolarità fa si che il Cappero sia una pianta tutelata, attualmente si sta cercando di proteggerla dalla cimice asiatica che è molto ghiotta della sua linfa.

 

PRINCIPI ATTIVI

Il fiore del cappero ha mostrato azione antinfiammatoria, antiallergica e protettiva vascolare e delle cartilagini.
L’azione della quercetina, appartenente alla famiglia dei flavonoidi, ha proprietà antiossidanti , protettive vascolari ed antivirali. Il Journal of Biological Macromolecules, nell’agosto di quest’anno, ha pubblicato uno studio, a cui ha partecipato anche il CNR, in cui si mostra che la quercetina ha un’azione specifica nel bloccare la replicazione del virus responsabile del Covid 19.

 

CNR E QUERCEITNAhttps://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/9620/la-molecola-di-origine-naturale-che-inibisce-sars-cov-2

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