LICHENE ISLANDICO

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LICHENE ISLANDICO

Dal punto di vista tassonomico il Lichene viene inserito nel regno vegetale, ma occupa una categoria a sé perché è un essere vivente costituito dalla simbiosi di più componenti: un fungo, detto micobionte, che fornisce gli enzimi digestivi per compiere le reazioni metaboliche; un un’alga, detta fotobionte, che consente la fotosintesi. Per molto tempo si è ritenuto che la simbiosi si realizzasse fra questi due elementi; ma le osservazioni di uno studioso appassionato hanno suggerito l’ipotesi, poi confermata, che la relazione non sia fra due, bensì fra tre elementi, di cui il terzo è un lievito, in grado di fornire quelle capacità fermentative che né il fungo né l’alga possiedono.

 

Lichene islandico (Cetraria islandica L.)

 

NOTIZIE SUL LICHENE

Il Lichene islandico (Cetraria islandica) ha una modalità di crescita molto caratteristica: resta ancora abbastanza aderente al terreno e predilige le zone montane fredde e umide. È presente nel Nord d’Europa e in America, in Italia nell’ Appennino centrale. Il Lichene si sviluppa notevolmente anche nelle zone laviche, come sono quelle islandiche a cui deve il suo nome.

Le popolazioni nordiche ricavano una specie di farina dal Lichene: lo mettono a macerare in acqua dopo la raccolta, al fine di drenare le sostanze più amare; poi lo pongono in essicazione; infine lo macinano. I carboidrati della licheina costituiscono un alimento ad alto valore energetico, particolarmente utile nei climi freddi.

 

PRINCIPI ATTIVI
In fitoterapia la droga del Lichene islandico si ricava dal tallo, quella specie di “piede” che ancora il vegetale al terreno. Le principali componenti attive sono  la licheina e la isolicheina, due sostanze appartenenti alla famiglia dei polisaccaridi. I polisaccaridi sono molecole piuttosto grandi costituite dal diversi gruppi zuccherini uniti in “forme” che si dispongono in un modo caratteristico nello spazio e determinano una risposta immunitaria a livello intestinale. È per questo motivo che la droga ricavata dal Lichene può essere utilizzata per “tenere sveglio” il nostro sistema immunitario e renderlo più efficace in caso di reale invasione da parte di microrganismi dannosi.
Altre componenti della pianta sono costituite da acidi lichenici, sostanze amare che favoriscono l’attività digestiva e possono essere utili contro la nausea; una di questa, l’acido ursinico è particolarmente attivo verso i germi che possono insediarsi nei reni, nelle vie respiratorie e nel tratto gastroenterico.
Nel Lichene sono presenti anche vitamine del gruppo B, acido folico e mucillagini, queste ultime sono sostanze gelatinose, che possono fungere da coadiuvo nella protezione delle mucose, che dalla bocca all’ano rivestono tutto il nostro apparato digerente.

 

ALTRI USI DELLA PIANTA
Il Lichene viene anche usato in diversi prodotti cosmetici
come dentifrici e deodoranti; ma soprattutto in creme per la cura della pelle, perché – grazie al suo potere cicatrizzante e disinfettante – può favorirne la normalizzazione soprattutto in presenza di acne o di piccole ferite.

 

AVVERTENZE
Per l’uso in gravidanza e allattamento è consigliabile il parere medico. La pianta può creare fastidi se si soffre di ulcera perché il sapore amaro può aumentare le secrezioni gastriche; per contro, le mucillagini – come si è detto – svolgono un’azione protettiva sulla mucosa.

 

LA VITAMINA D DI ARCANGEA VIENE ESTRATTA DAL LICHENE:

https://www.arcangea.it/d3-gea/

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