AUTUNNO, LA PELLE ANCORA PROTAGONISTA

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Potremmo immaginare che la pelle sia la protagonista dell’estate, quando la esponiamo al sole; invece, la pelle, in quanto organo emuntore – significa che è un organo capace di eliminare le scorie – può diventare la protagonista anche dell’autunno quando va purificata e liberata dalle tossine accumulate proprio dopo essere stata molto esposta e messa alla prova nei mesi estivi. Ci siamo riferiti alla pelle definendola un organo; infatti è l’organo più esteso del nostro corpo.

 

LA PELLE COME PROTEZIONE
La pelle costituisce la nostra protezione in diversi sensi: è una barriera fisica, avvolge il nostro corpo; è una barriera microbiologica, c’è una popolazione di microrganismi, un microbiota, che ci protegge dall’invasione di altri germi; è una difesa immunitaria perché alcune tipi di cellule del nostro sistema immunitario, i macrofagi per esempio, arrivano molto in superficie per neutralizzare antigeni dannosi.

 

LA PELLE COME ORGANO DI SCAMBIO
La pelle è anche un organo che permette lo scambio con l’ambiente esterno: entra calore, luce, entrano sostanze che ci spalmiamo sul corpo con le creme; escono tossine, sudore, umidità.
La superficie della pelle è protetta da uno strato idrolipidico che regola gli scambi osmotici che hanno lo scopo di mantenere un equilibrio fra ambiente interno ed esterno.

 

LA PELLE COME CONFINE
Si comprende intuitivamente perché la pelle possa essere definita il nostro confine; ciò che è meno intuitivo è il fatto che la pelle costituisce anche l’involucro del nostro mondo interiore. La pelle è ricca di recettori che ci permettono di cogliere il caldo, il freddo; è ricca di zone erogene e interviene nella sensazione di piacere sessuale; ma la pelle ha anche una memoria, è la sede della nostra esperienza emotiva: per questo si usa dire “l’ho provato sulla mia pelle”.

 

L’ASSORBIMENTO ATTRAVERSO LA PELLE
Proprio perché la pelle è un tessuto fortemente attivo e dinamico, molte sostanze vengono facilmente assorbite per via transdermica; proprio per la complessità del sistema pelle, le sostanze attive esplicano più velocemente la loro azione attraverso di esso. E la medicina popolare ha spesso utilizzato questa peculiarità per affrontare alcuni disturbi con la metodica delle “spugnature”, che consistono nel far assorbire attraverso la pelle estratti di piante o sali minerali disciolti in acqua. È altrettanto nota la pratica, ancora oggi utilizzata, degli impacchi utili per far penetrare attraverso la pelle alcuni principi curativi appoggiandoli sulla pelle in corrispondenza delle parti da trattare.

 

LA PELLE TEME LA SECCHEZZA
La pelle può proteggerci allontanandoci da fonti di calore o da piante che abbiamo sperimentato essere urticanti. Ma c’è una condizione che nuoce alla pelle e che viene percepita spesso quando lo squilibrio si è già verificato ed è la secchezza, causata dalla disidratazione. Senza l’acqua che idrata la pelle questa perde funzionalità. Perde la capacità di scambiare in modo efficace le sostanze. L’umidità della pelle è mantenuta anche grazie ai lipidi presenti, che devono essere protetti e non denaturati con lavaggi troppo aggressivi.
Il clima secco dell’autunno può creare problemi alla pelle per cui è importante anche in questa stagione idratarla, ricostituire i lipidi, magari assumendo omega3. Ma non consentire alla pelle di esplicare al meglio le sue funzioni, ciò che conta è effettuare un efficace drenaggio.

 

DRENARE LA PELLE
Esistono diverse piante utili per sollecitare il drenaggio della pelle. Piante con proprietà diaforetiche, che fanno sudare, sono indicate per eliminare le tossine attraverso la pelle. Per facilitare il drenaggio si possono usare sali alcalinizzanti che normalizzando l’eccessiva acidità, che possiedono i tessuti carichi di tossine ne permettono la fuoriuscita.

DRENAGGIO “CASALINGO”
È anche possibile usare un metodo casalingo, ovvero, sciogliere nell’acqua calda del bagno 2 chili di sale da cucina e stare immersi per una ventina di minuti. Grazie alle capacità osmotiche della pelle – che tendono a stabilire un equilibrio fra interno ed esterno – l’elevata concentrazione di sale esterna permette la fuoriuscita di acqua dal corpo, un’acqua che porta con sé anche le tossine. Questa pratica, eseguita in acqua, fa sì che la pelle venga drenata senza subire disidratazione.

 

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