ENOLITI

COS’È UN ENOLITO?

Autunno tempo di vendemmia, l’immaginazione va ai grappoli d’uva che nei tini si trasforma in vino. Il vino è utilizzato anche in ambito erboristico per la macerazione delle piante da cui si vogliono ottenere gli enoliti.

 

COME SI PREPARANO GLI ENOLITI?
Gli enoliti possono essere definiti dei “vini medicati”; ma è importante scegliere il vino giusto in base alle piante da mettere in macerazione. Bisogna considerare la gradazione alcolica del vino e le caratteristiche peculiari della piante, così che si possa ottenere un prodotto erboristico con le caratteristiche desiderate.

 

PIANTA FRESCA O PIANTA ESSICCATA?
Per preparare un enolito si può partire da pianta fresca o essiccata, ricordando che la fresca apporta elementi che nella secca non sono presenti, come per esempio, la luce immagazzinata dalla clorofilla. Per questo motivo in Arcangea si utilizza, dove è possibile, anche la pianta fresca insieme a quella essiccata, proprio per offrire al prodotto erboristico diversi principi attivi.

 

QUALE VINO SCEGLIERE?
L’enolito può essere definito una “tintura vinosa” perché al posto dell’alcol utilizzato nelle tinture madri, si utilizza il vino. È indispensabile scegliere accuratamente il vino per la macerazione considerando le caratteristiche specifiche dalla pianta, o delle piante, di cui si vuole preparare l’enolito.
Per esempio, sono consigliati i vini rossi per la macerazione di piante ricche di tannini la cui azione è potenziata da quelli presenti nel vino. I vini bianchi al contrario vengono utilizzati per la macerazione di piante in cui deve essere inibita l’azione dei tannini perché non utili alla preparazione erboristica. I vini liquorosi, come per esempio il Marsala, sono indicati per porre in macerazione piante resinose.

 

 

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