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UN NUOVO POLIMERO PER UNA PLASTICA TOTALMENTE RICICLABILE

Settembre 2020

È stato pubblicato su Science Advances il resoconto delle potenzialità di un nuovo polimero il PBTL, dal punto di vista chimico si tratta di un tiolattone biciclico, che potrebbe sostituire la plastica ed essere riciclabile all’infinito.
Alla scoperta del polimero ha partecipato un pool di ricercatori internazionale provenienti dall’Università Statale del Colorado, dall’Arabia Saudita e dalla Cina.

 

IL “VALORE” ECOLOGICO
Il nuovo polimero può essere utilizzato in sostituzione delle attuali plastiche per gli usi più diversi: dal packaging alimentare alla componentistica per le automobili; ma a rendere speciale questo materiale è il risvolto ecologico che ne deriva. Innanzitutto la possibilità di riciclarlo infinite volte senza che perda di qualità; il polimero infatti è composto da unità che una volta scomposte tornano a essere come prima sia dal punto di vista fisico sia da quello cristallino.
Se si pensa che dei milioni di tonnellate di plastica prodotta meno di un ¼ viene avviato al riciclo si può ben comprendere quanto potrebbe essere utile la diffusione di questo polimero.

 

UN SOLO OSTACOLO, IL COSTO
Attualmente riciclare il polimero dopo l’uso è una procedura ancora costosa, eppure sarebbe semplice: bisognerebbe semplicemente far bollire la plastica a 100°C per 24 ore in presenza di un catalizzatore; inoltre, durante il processo di riciclaggio, devono essere assolutamente evitate le contaminazioni da parte di queste plastiche, ciò richiederebbe una filiera dedicata.
I ricercatori comunque non si arrendono e continuano a sviluppare nuovi polimeri che possano risolvere il problema dell’inquinamento ambientale causato dalla plastica, per la gran parte confluita nei nostri mari.

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